E’ mancato ieri, all’età di 64 anni, il regista e sceneggiatore cinematografico Salvatore Samperi, da sempre considerato uno dei maestri del cinema erotico all’italiana. Nato a Padova il 26 luglio del 1944, Samperi partecipò al movimento studentesco del 1968. Ed è proprio di quell’anno il suo primo lungometraggio “Grazie zia” che tratta il tema della morbosità nei rapporti familiari e dell’ipocrisia insita nella società democristiana, attraverso una satira amara, marca distintiva del suo modo di fare cinema.
Samperi, prima di lanciarsi nel cinema erotico, si cimentò in generi come la fantascienza e la satira. Si ricordano le sue pellicole “Uccidete il vitello grasso e arrostitelo” del 1970 (musiche di Ennio Morricone) e “Un’anguilla da 300 milioni” del ’71 sempre comunque attraversati dalla critica nei confronti della società borghese. Nel 1972, Samperi ha girato “Beati i ricchi” con Paolo Villaggio ma il vero successo che gli apre le porte della popolarità e lo fa entrare nella storia del cinema italiano, arriva nel 1973 con Malizia. Il film, ambientato in una Sicilia del 1950, descrive la scalata sociale di una cameriera, Laura Antonelli, che attraverso il suo erotismo ed il suo fascino diventa una signora benestante ed altolocata. Il film proietta la Antonelli nel firmamento delle sex symbol di quegli anni e Sampieri a nuovo grande regista della scena erotica nazionale.
Alcune scene da Malizia
E da Peccato Veniale (1974)
Negli anni a venire il filone erotico ispira a Samperi film come “Peccato veniale” (1974) sempre con la Antonelli e, negli anni ’80, “Un amore in prima classe”, “Casta e pura” (ancora con Laura Antonelli), “Vai alla grande”, “Fotografando Patrizia” (con Monica Guerritore), e “La bonne”. Semperi riesce, però, a portare sul grande schermo anche le strisce satiriche di Bonvi in “Sturmtruppen” e “Sturmtruppen”.
Negli ultimi anni, Samperi ha provato a riproporsi, prima con Malizia 2000, sempre con la Antonelli, (un fiasco totale) e poi con due film per la tv “Madame” con Nancy Brilli e “L’onore e il rispetto” trasmessa nel 2006 da Canale 5 che ha ottenuto un discreto successo di pubblico.
Tra tutte le notizie raccolte l’unica cosa che non sono riuscita a trovare è il motivo della morto di Salvatore Samperi. Un vero mistero. Ma è possibile che quando muore una persona famosa non si sappia il motivo della sua morte?
Per rispondere alla tua domanda: se esiste la legge del contrappasso si è sicuramente ammazzato di seghe.
Onan non ti sembra di esagerare? Un po’ di rispetto per una persona appena deceduta e che ha dato tanto al cinema italiano. Non è che ti sei bruciato tu il cervello a furia di masturbarti?
ciao maestro sei sempre un grande, che hai fatto la storia del cinema erotik italian