Purtroppo non è riuscita a vincere il dolore che l’attanagliava e sabato scorso si è gettata da una finestra del sesto piano a Roma, Fakhra Younas, l’ex danzatrice pakistana sfigurata dal marito con l’acido. Nonostante sia diventata un simbolo per tante donne umiliate, picchiate e torturate, Fakhra Younas non ha saputo vincere i suoi demoni.
Sposa giovanissima di un uomo politico pakistano Fakhra per tanti anni subisce qualsiasi tipo di angheria dal marito, che accecato dalla gelosia arriva a gettarle dell’acido addosso mentre lei sta dormendo. Il meraviglioso viso di Fakhra viene così rovinato per sempre. Ma Fakhra riesce a scappare da Karachi nel 2001 e a riparare in Italia dove viene sottoposta a 39 interventi di chirurgia plastica per cercare di restituirle un volto, anche se non il suo. L’acido l’ha talmente rovinata che non ha più il naso e la pelle del collo è a tal punto rattrappita da non consentirle neanche di alzare la testa.
Purtroppo aveva già tentato il suicidio altre tre volte, tanto era il dolore incancellabile che la attanagliava. Fakhra Younas è anche autrice del libro “Il volto cancellato”, tradotto in tantissime lingue, dove racconta la sua triste e difficile storia.
Senza parole… Ciao Fakhra!
Per ragioni tecniche e consulenziali riguardanti la pubblicità su Internet (e quindi molto distanti dall’argomento trattato) in questi giorni sono tornato parecchie volte su questa pagina.
Già la prima volta, come credo tutti, ero molto rimasto molto colpito dal questa dolorosa vicenda.
Tornando piu’ volte sulle stessa pagina e sulla stessa immagine pensavo che avrei subito una sorta di assuefazione. Ma non e’ successo cosi’. Ogni volta che sono tornato sulla pagina, il dolore invece di attenuarsi, è aumentato.
mi disppiace sono vicina ai familiari delle vittimi esprimo un profondo dolore condoglianze.
Sono scioccata da quanto è successo a questa povera donna ,purtroppo ancora oggi sono migliaia le ragazze che subiscono torture del genere.Da cristiana credo che Dio vede e soffre anche lui.Personalmente trovo conforto e sostegno in questo pensiero scritturale che mi auguro possa dare sostegno emotivo anche ad altri,è riportato nella seconda lettera di Corinti nel capitolo 1 ai versetti 3 e 4 e dice : “Benedetto sia …il Padre delle tenere misericordie e l’Iddio di ogni conforto , che ci conforta in tutta la nostra tribolazione”,sentite condoglianze a parenti e amici.