Pubblicato in: Musica

E' scomparso Ivan Della Mea, cantore del popolo e degli operai

di salutiamoli 15 giugno 2009

ivan-della-mea

E’ morto, a causa di un improvviso malore, nella notte tra sabato e domenica Ivan Della Mea, il cantore del movimento operaio. Della Mea, oltre che cantautore, è stato poeta, scrittore ma soprattutto uomo appassionato e battagliero che ha sempre cercato di tradurre in versi, fossero questi di canzoni o libri, la rabbia, il disagio e le difficoltà del mondo operaio, ed oggi, di quello dei precari.

Uomo di sinistra, per Ivan Della Mea la parola Comunista non è mai stato l’emblema di un passato da dimenticare o da nascondere ma sempre un carattere distintivo e di vanto. Della Mea non ha mai risparmiato di criticare chi se lo meritava, fossero anche esponenti della sinistra. Anni fa scrisse una lettere a Bertinotti dicendogli senza mezzi termini che la sinistra aveva perso la sua strada e che stava tradendo se stessa ed i suoi ideali perché accecata dal Potere.

Della Mea era nato 69 anni fa a Torre Alta di Lucca e viveva a Milano con la sua compagna Clara Longhini, da cui aveva avuto due figli, Sara e Pietro. Nel 1962, insieme a Gianni Bosio, fondò il Nuovo Canzoniere Italiano, formazione storica del folk italiano, ma prima di diventare un musicista a tempo piene fece ogni sorta di lavoro, dall’operaio al fattorino, dallo scaricatore al correttore di bozze. I suoi compagni di viaggio (e di lotta) sono stati quella Giovanna Marini, fautrice della storia orale cantata, cioè la registrazione popolare degli avvenimenti storici mediate la canzone,  e quel Paolo Pietrangeli, ‘padre’ della indimenticabile Contessa, che insieme a lui seppero dare voce alla protesta contro il potere ingiusto e la società capitalista. La sua ‘O cara moglie’ fu uno degli inni dell’68 e delle lotte degli anni ’70 ed ancora oggi risuona tristemente attuale.

Ivan Della Mea è stato, infatti, in grado di rileggere in chiave sempre moderna la tradizione del folk italiano virandola al nostro tempo e alla nostra realtà. Tra la sua produzione di dischi posso ricordare  “Io so che un giorno” (I dischi del sole) del 1966, “Il rosso è diventato giallo” (I dischi dello zodiaco) del 1969, “Se qualcuno ti fa morto” (1972) e “La piccola ragione di allegria “del 1978. Della Mea ha scritto anche molti libri tra cui “Fiaba d’orso, di bagatto di un giorno centenario» (1984), «Il sasso dentro” (1990), “Se nasco un’altra volta ci rinuncio” (1992, primo Premio Forte dei Marmi come “libro più divertente dell’anno”), “Un amore di luna” (1994).

Ciao Ivan!

O cara moglie” (1966)

Se non li conoscete” (1972)

L’Internazione di Franco Fortini

Sullo stesso argomento potresti leggere:

2 risposte a “E' scomparso Ivan Della Mea, cantore del popolo e degli operai”

  1. Anonimo ha detto:

    onore e gloria a te ivan viva il comunismo ragno nero

  2. get your ex ha detto:

    […] E' scomparso Ivan Della Mea, cantore del popolo e degli operai | lascia un ultimo saluto […]