Enzo Jannacci era nato nel 1935 a Milano. Negli anni ’50 si era diplomato al conservatorio e nel 1967 aveva conseguito la laurea in medicina. Durante la sua vita, infatti, aveva seguito brillantemente due percorsi distinti, quello artistico musicale che tutti conosciamo e quello medico scientifico, meno noto, ma che l’aveva portato a studiare anche con Christiaan Barnard.
La sua carriera artistica, iniziata quand’era giovanissimo negli anni ’50, è durata per 5 decenni. Un periodo lunghissimo durante il quale Jannacci ha collaborato con i più straordinari artisti e interpreti di questo irripetibile periodo della storia italiana dello spettacolo: Giorgio Gaber, Dario Fo, Cochi e Renato, Adriano Celentano, solo per citare i primi che vengono in mente.
L’attività di Jannacci si è iniziata quanto più o meno arrivava la TV in Italia e ha si è sovrapposta in buona parte alla vita della nostra giovane repubblica. Di conseguenza la voce, l’allegria, l’impegno, l’estro e l’originalità di Enzo Jannacci hanno influenzato ben più di una generazione di italiani.
Il 29 marzo 2013 milioni di italiani seguivano chi la tivù e chi la Rete per capire com’era andata la giornata di Napolitano alla ricerca di una soluzione per il nuovo governo e sono rimasti basiti dalla notizia che uno dei più geniali cantautori italiani, con molta discrezione, ci aveva lasciato per sempre.
Addio Enzo, ci mancherai.
Crediamo che per ricordare Jannacci in questi giorni di veti incrociati della politica, “Vengo anch’io, no tu no“, sia una delle canzoni più indicate.
Se invece vogliamo ricordarci che anche nei momenti di crisi… dobbiamo essere allegri, non possiamo non pensare a “Ho visto un re” qui cantata insieme ad un altro protagonista della canzone italiana: Giorgio Gaber
Se desiderate approfondire la vita di questo artista straordinario, vi consigliamo la biografia di Enzo Jannacci, scritta dal figlio Paolo.
Vi invitiamo a lasciare un commento per salutare questo grande artista.
UN GRANDE ARTISTA, UNA PERSONA IMPORTANTE PER IL NOSTRO PAESE SE NE’ ANDATA PER SEMPRE. CIAO ENZO